venerdì 20 novembre 2015

Appunti di fantasia

E passare la domenica abbracciati guardando un qualsiasi programma televisivo, che l'importante è stare insieme, nient'altro. Sentire il tuo profumo, sempre quello. Ormai lo associo a te.
Se mi passa vicino qualcuno per strada che usa la tua stessa fragranza penso che sia un ladro d'identità. Come si è permesso? E' tuo. E di conseguenza anche mio. Quindi, posso permettermi di sentirmi violata, almeno un pochino.
Dicevo, abbracciati. Abbracciati e sdraiati su un vecchio divano, ormai sformato da tempo e sempre troppo stretto per entrambi.
Dobbiamo farci piccoli piccoli per poterci stare tutti e due, e quante volte arriva una gomitata sul tuo naso o una ditata nel mio occhio. 
I miei capelli che ti finiscono in bocca e tu mi chiedi di legarli, la coperta che ti chiedo di andare a prendere perchè ho freddo, o la coperta che ti chiedo di togliere perchè ho caldo...
Guardiamo la televisione e senza che ce ne rendiamo conto i nostri respiri si sincronizzano, prendendo lo stesso ritmo.
Mi piace appoggiare la testa sul tuo petto e ascoltare il tuo battito, mentre mi accarezzi la testa con dolcezza. Lo fai con una tale attenzione. Come se avessi paura di rovinarmi, sciuparmi, consumarmi.


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