lunedì 9 giugno 2014

Il buon Hermann

"E tuttavia lo faceva e soffriva, soffriva volentieri, e in cuor suo si sentiva felice. Era sciocco e difficile, complicato e faticoso vivere in quel modo, eppure era una meraviglia! Meravigliosa era la tristezza cupa e pur bella di quell'amore, la sua follia senza speranza; belle quelle notti insonni, con la mente agitata e il cuore oppresso; bello e delizioso tutto, come l'espressione dolorosa delle labbra di Lidia, come il suono perduto, rassegnato della sua voce, quando parlava del suo amore e della sua ansia."

Hermann Hesse ci riesce meglio di me a descrivere certe emozioni.
Dieci spanne sopra, decisamente.

H. Hesse, Narciso e Boccadoro.

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